Angiogenesi significa letteralmente “creazione di nuovi vasi sanguigni” ed è un processo fisiologico estremamente importante per l’organismo poichè garantisce l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti.
Nelle patologie retiniche, tra cui la retinopatia diabetica proliferante, l’edema maculare, il glaucoma e in condizioni di miopia elevata, la proliferazione di vasi sanguigni diventa anomala e si rendono necessarie delle terapie che possano contenere il fenomeno.
Le iniezione intravitreali di farmaci anti vegf furono introdotte come terapìa di alcuni forme tumorali e i positivi riscontri ottenuti hanno permesso la sperimentazione e la consolidazione del trattamento come cura per le patologie neurovascolari retiniche.
Iniezioni intravitreali, l’intervento e il post operatorio
In Italia l’intervento, come previsto dalla legge, viene eseguito in sala operatoria dove la sicurezza e le condizioni igieniche possano scongiurare l’insorgere di infezioni all’occhio.
La procedura è molto meno invasiva di altre terapie ed ha brevissima durata.
Dopo l'adeguata disinfezione dell'area, l’oculista somministra delle gocce di collirio anestetico per poi procedere all’iniezione del farmaco. L’operazione dura circa 30 secondi e l’occhio sará immobile grazie all’utilizzo di un blefarostato che ne impedisce la chisura.
La terapia è indolore e il paziente potrá riprendere le proprie attivitá da subito, rispettando i suggerimenti dettati dal chirurgo oculista in base alla condizione di ciascun paziente. Sará opportuno effettuare una visita di controllo a distanza di due o tre giorni dall’intervento ed è importante seguire la somministrazione delle cure che l’oculista prescrive.
Solitamente vengono effettuate dalle 3 alle 5 iniezioni all’anno, a seconda della gravitá della anomalia vascolare, fino a 7 nei casi di degenerazione maculare senile.
I farmaci più utilizzati per le iniezioni intravitreali sono l’Avastin, il Lucentis, il Macugen.
Iniezioni intravitreali, i costi
Ogni centro oculistico specializzato applica prezzi differenti, in base all’entitá della patologia, quindi al numero di iniezioni necessarie.
E’ bene considerare tutti gli esami pre e post operatori che andranno ad incidere nel costo totale della terapia: l’OCT (tomografia ottica a radiazione coerente) ad esempio, è uno degli esami più importanti da eseguire inquanto scansiona la cornea e la retina per la corretta individuazione delle anomalie presenti e potrebbe essere ripetuta insieme ai controlli post intervento, aumentando prezzo totale della terapia.
Confrontando più preventivi per iniezioni intravitreali di farmaci antiangiogenetici è importante valutare quali e quanti esami sono contemplati nel totale, quale farmaco viene utilizzato (l’avastin ha un prezzo diverso del Lucentis ad esempio) e se l’oculista possiede uno studio attrezzato di sala operatoria o è necessario rivolgersi ad una clinica che ospita l’intervento (in questo caso le spese della clinica contribuiscono alla formazione del preventivo). Solo dopo aver valutato queste variabili sará possibile fare una scelta adeguata ed ottenere un reale risparmio.