Tra le malattie della cornea il cheratocono è la più diffusa e colpisce nella maggior parte dei casi soggetti in giovane etá. Il trapianto di cornea si rende necessario nei casi gravi di cheratocono, quando altre alternative chirurgiche sarebbero inefficaci o i parametri dello spessore corneale ne impediscono l’esecuzione.
Trapianto di cornea, l’intervento
Le procedure di trapianto variano a seconda dell’entitá del cheratocono e se la parte affetta è totale o parziale.
In Italia ci sono diverse banche degli occhi, strutture collegate al Ministero della Salute, dove è possibile reperire organi oculari necessari in caso di trapianto, ad un prezzo variabile a seconda della banca di riferimento.
Cheratoplastica lamellare
Il trapianto tradizionale prevede la rimozione chirurgica dell’epitelio e l’impianto di una cornea sana da donatore deceduto.
L’operazione dura 1 ora circa e puó essere eseguita in anestesia generale o locale, a seconda del consiglio dell’oculista in base alle condizioni del paziente. E’ prevista la degenza per due o tre notti in clinica, per il monitoraggio di eventuali complicanze o rigetto.
Cheratoplastica perforante
Nel trapianto cornea lamellare viene asportata e sostituita la porzione anteriore di cornea danneggiata, riducendo i rischi di rigetto.
La cheratoplastica lamellare anteriore profonda (DALK) prevede invece il prelievo dal donatore della totalitá del tessuto.
La procedura di rimozione dell’epitelio (o endotelio, con annessa membrana di Descemet e tessuto stromale) può essere eseguita manualmente (tecnica “big bubble”) con laser a femtosecondi o meccanicamente mediante l’utilizzo di un microcheratomo.
A seguito dell’intervento l’occhio viene praticato un bendaggio da mantenere per un giorno mentre successivamente è consigliabile preservare l’occhio durante la notte con un guscio in plastica, onde evitare traumi accidentali.
E’ possibile tornare alle proprie attivitá entro breve, avendo cura di evitare sforzi e situazioni in cui possa essere alto il rischio di infezioni. La convalescenza consigliata varia a seconda del paziente e della propria attivitá lavorativa: per chi esercita la propria attivitá in ambienti polverosi ad esempio si suggerisce un’astensione fino a due mesi.
La rimozione delle sutture può essere effettuata anno dopo l’intervento o lasciata in sede per più tempo laddove non rappresenti un problema.
Trapianto di cornea, rischi
Il rischio principale del trapianto di cornea è il rigetto: può verificarsi anche a distanza di un anno, perciò è importante sottoporsi ai periodici controlli e fare attenzione alla sintomatologia.
Il rigetto ha sintomi puttosto chiari:
- fotofobia persistente
- offuscamento della visione
- arrossamento dell’occhio
- dolore
In presenza anche di uno di questi sintomi è importante informare tempestivamente il proprio oculista.
Trapianto di cornea, costi
Il costo del trapianto di cornea è piuttosto elevato ed è rimborsabile dal sistema sanitario nazionale, l’intervento è dunque eseguibile in strutture pubbliche o private accreditate.
Nonostante il prezzo dell’operazione è mutuabile è bene considerare nella spesa totale tutte le visite necessarie e i medicamenti che sono a carico del contribuente.
Laddove sia volontá del paziente ricorrere a centri per trapianto cornea privati e non in convenzione, è possibile comunque ottenere un risparmio: trattandosi di intervento per il quale è prevista la degenza, potreste informarvi sui costi che ciascuna clinica applica per tale servizio, e fare la vostra prima valutazione, cosi come il prezzo delle visite e dei controlli successivi potrebbero essere incluse o meno nel preventivo per trapianto di cornea. Avrete così tutti gli elementi per fare una valutazione completa e averndo chiaro il budget totale necessario, potrete scegliere le condizioni per voi più vantaggiose.