In presenza di cheratocono le fibre di collagene che costituiscono la cornea si indeboliscono e cedono alla pressione meccanica oculare, formando la protuberanza conica tipica della patologia.
Il trattamento con cross linking mira all’irrobustimento del reticolato di collagene, affinchè venga arrestato lo sviluppo dell’anomalia corneale.
Cross linking corneale, l’intervento
Ci sono due approcci mediante i quali viene eseguito il cross linking corneale:
- crosslinking corneale standard (epi-off)
- cross linking transepiteliale (epi-on)
Il metodo standard, denominato anche fotodinamica corneale prevede la rimozione dell’epitelio superficiale e la successiva irrorazione della cornea con la riboflavina (vitamina b2). Il procedimento viene eseguito più volte fino a che la cornea sia completamente impreganta di liquido.
Successivamente viene sottoposto l’occhio alla luminositá dei raggi ultravioletti a bassa intensitá per circa mezz’ora con intervalli di 5 minuti tra un’irradiazione e l’altra. La riboflavina viene in questo modo attivata e i legami delle fibre di collagene si irrobustiscono, fermando lo sviluppo del cheratocono.
Nel cross linking transepiteliale non è prevista la rimozione dell’epitelio e si rende necessaria una maggiore irrorazione di riboflavina con composizione molecolare differente affinchè venga ben assorbita dal tessuto. L’intervento prosegue con l’attivazione mediante raggi uv per l’attivazione della vitamina e l’ispessimento delle fibre.
In alcuni casi è prevista la iontoforesi per ottimizzare l'assorbimento del farmaco.
Entrambe le procedure si concludono con l’applicazione di una lente a contatto terapeutica.
Cross linking, post operatorio
Il trattamento è indolore, sebbene nell’immediato post-operatorio si possa avvertire una sensazione di bruciore all’occhio, soprattutto nella procedura epi-off.
Per i primi quattro o cinque giorni dopo l’operazione il paziente deve stare a riposo cercando di preservare gli occhi dalle fonti luminose come pc, tv o tablet.
L’oculista prescrive una terapia antibiotica e degli accorgimenti che devono essere scrupolosamente osservati al fine di garantire la regolare riepitelizzazione della cornea, meglio se in abbinamento ad integratori antiossidanti e amminoacidi.
I regolari controlli sono più frequenti nell’immediato post-operatorio, per poi essere programmati a cadenza trimestrale nel corso del primo anno dopo l’intervento.
E’ possibile valutare l’esito dell’intervento dopo circa un mese e sono previsti esami ulteriori per il monitoraggio della cornea: tomografia e topografia corneale, microscopia endoteliale ecc.
Cross linking, costi
Per definire il prezzo del cross linking occorre conteggiare le spese della procedura in sala operatoria e tutti gli esami previsti prima e dopo l’intervento.
Quando si esaminano i preventivi per cross linking è bene valutare quali e quante visite siano incluse, quale tipo di procedura è prevista e quali oneri della clinica che offre la sala operatoria sono a vostro carico; solo in questo modo è possibile stimare il costo totale del trattamento e scegliere l’alternativa economicamente più vantaggiosa, qualora si vogliano evitare le attese delle strutture pubbliche, nelle quali l'intervento di cross linking è mutuabile.