La cornea è la parte più esterna del bulbo oculare è priva di vascolarizzazione sanguigna ed ottiene nutrimento dall’umor acqueo, grazie alla notevole permeabilitá nella sua sezione posteriore.
E’ costituita da vari strati:
- epitelio, la parte più superficiale,
- membrana di descemet
- stroma corneale
- endotelio
La parte più esterna è composta principalmente da fibre di collagene, è trasparente ed impermeabile ed è il principale responsabile della prima refrazione delle immagini. Le anomalie nella forma della cornea comportano infatti l’insorgere di difetti visivi come l’astigmatismo se non è sferica, ipermetropia e miopia nel caso in cui la curvatura sia più o meno “appiattita”.
Essendo la parte dell’occhio più esposta, la cornea è soggetta a traumi come la più comune abrasione corneale. La cicatrizzazione che ne consegue nei casi gravi, può portare alla opacizzazione dell’epitelio, patologia che prende il nome di leucoma.
La patologia più diffusa, che colpisce soprattuto in giovane etá, è il cheratocono ossia l’indebolimento della struttura e la conseguente deformazione della superficie corneale.
La chirurgia della cornea prevede due principali tecniche per la cura del cheratocono:
- cross linking corneale, standard o con iontoforesi
- trapianto di cornea
Una volta effettuati tutti gli esami necessari per valutare l’idoneitá al trattamento, ci si può sottoporre al cross linking corneale, detto anche fotodinamica corneale, una tecnica chirurgica che mira ad irrobustire e saldare le fibre dicollagene epiteliali.
L’oculista interviene irrorando la superficie con della vitamina b2, la riboflavina, che attivata dalla luce diretta di raggi ultravioletti, ricompone e salda le fibre nel tessuto, interrompendo la degenerazione in atto.
A seconda che venga preventivamente sollevato l’epitelio o meno la tecnica prendeil nome di epi-on o epi-off e i tempi di esecuzione nella tecnica senza la rimozione dello strato superficiale sono più lunghi in quanto la riboflavina necessita di più tempo per essere assorbita, prima del trattamento UV.
L’introduzione della iontoforesi nel cross linking permette di ridurre notevolmente la durata della tecnica epi-on: mediante collegamento ad una corrente a basso voltaggio, il farmaco entra in circolo molto più rapidamente.
Nei casi di distrofia corneale grave talvolta si rende necessario il trapianto. La cheratoplastica avviene sostituendo la cornea malata con una cornea sana da donatore (o artificiale, in rarissimi casi).
La tecnica chirurgia è diversa a seconda della metodologia di espianto della cornea donatrice e viene definita:
- cheratoplastica lamellare, se ad essere trapiantata è solo una porzione di cornea
- cheratoplastica perforante, se viene sostituita la totalitá della superficie.
Il trapianto è un’operazione molto delicata e le banche degli occhi danno supporto immediato ai centri dove si richiedano interventi anche urgenti.
Il sistema sanitario nazionale copre in parte queste tipologie di intervento, sebbene chiunque possa scegliere di rivolgersi a strutture private e cercare comunque un risparmio alternativo.
Il costo del cross linking e del trapianto di cornea tengono in considerazione tutta una serie di esami pre operatori e le visite di controllo successive, che potrebbero essere contemplate nel preventivo o essere conteggiate in un secondo momento.
La valutazione delle proposte dei centri per chirurgia cornea è importante sia nel caso di intervento in convenzione sia per chi sceglie di eseguirlo privatamente poichè parte degli oneri ricadono comunque sul paziente.