Le smagliature sono uno dei più comuni inestetismi che colpiscono le donne; si tratta di alterazioni della superficie cutanea che fanno la loro comparsa in un colore rosso che vira al violaceo per poi assumere tonalità madreperlacee durante la fase cicatriziale.

Sono generalmente legate alla crescita puberale, alla gravidanza, ai cambiamenti repentini di peso, e a tutte quelle sollecitazioni di tipo distensivo su una cute con ridotta capacità di resistenza, in sinergia con meccanismi ormonali e costituzionali.

Con il passare del tempo le smagliature di lieve entità tendono a sbiadirsi molto, mentre per quelle più marcate ci sono vari trattamenti, raramente risolutivi. Oggi, però c'è una nuova tecnica microchirurgica che asporta le strie in poche sedute: il Trilix.

Cosa è la tecnica Trilix

Il Trilix è una tecnica di microchirurgia estetica che consiste nell'asportazione di micro porzioni di tessuto atrofico tramite un drill microchirurgico, ovvero uno strumento dotato di quattro distensori cutanei e di un puntale di precisione millimetrica.

Proprio questo puntale è in grado di prelevare minuscole frazioni di pelle dalla smagliatura, "ricucendo" i tessuti sani circostanti. Le asportazioni sono talmente piccole (il diametro è di appena un millimetro) che non vengono innescati importanti processi riparativi, quindi, a guarigione avvenuta, i segni lasciati dal trattamento saranno quasi invisibili ad occhio nudo e sicuramente più accettabili della striatura iniziale.

Per avere benefici da questo trattamento è necessario che la pelle circostante alle smagliature sia sana e in buone condizioni, quindi è impossibile il trattamento su zone completamente smagliate.
È inoltre essenziale che i tessuti dermici non abbiano la tendenza a cicatrizzare in modo anomalo, nello specifico in modo ipertrofico-cheloideo.

Il trattamento Trilix si svolge in due o tre sedute distanziate di 15-20 giorni l'una dall'altra. Finito il ciclo di sedute, un peeling laser avvierà un nuovo processo di epitelizzazione, contribuendo a rendere la pelle più omogenea e levigata.

Quando è indicato un trattamento di Trilix?

La tecnica chirurgica Trilix, oltre che nel trattamento delle smagliature, è utile nella correzione delle cicatrici, nel trapianto microchirurgico dei capelli e può sostituire anche le tradizionali metodiche di lifting cutaneo.

Nel caso delle smagliature, con questa tecnica possono essere trattate sia striature recenti che di vecchia data e molto estese, localizzate in qualsiasi area del corpo (fianchi, addome, glutei, cosce, seno, interno braccia) purché la pelle che le circonda sia, come già sottolineato, in buono stato.

La microchirurgia è utile anche per migliorare l'aspetto deturpante delle cicatrici dovute a ferite, interventi chirurgici, acne, varicella, ecc., che possono essere fonte di disagio e imbarazzo, soprattutto se sono sul viso.

Per quanto riguarda il rassodamento microchirurgico, il Trilix è indicato nei casi di rilassamento cutaneo da lieve a moderato nelle parti del corpo solitamente soggette a rilassamento, come viso, collo, palpebre, addome, glutei, braccia e interno cosce. A differenza del lifting tradizionale, questa tecnica permette di migliorare la tonicità cutanea senza lasciare cicatrici evidenti. Ciò avviene producendo nella zona interessata migliaia di minuscole incisioni che permettono al tessuto cutaneo, durante il processo di guarigione, di rassodarsi ed ispessirsi.

Trilix: come funziona?

Durata dell'intervento: il trattamento Trilix, che viene eseguito in anestesia locale infiltrativa, eventualmente accompagnata da sedazione, dura in media 30 minuti ed è indolore.

Fase pre-intervento: durante la visita specialistica, il chirurgo prescriverà una serie di indagini ematochimiche per valutare l'idoneità del paziente all'intervento. La settimana precedente alla seduta di microchirurgia, si dovrà sospendere l'eventuale assunzione di aspirina ed evitare fumo e alcolici. Due giorni prima dell'operazione, il paziente verrà contattato per confermare l'orario dell'arrivo in clinica e ricevere informazioni su cosa indossare, se dovrà restare a digiuno e così via.

Procedura chirurgica: il chirurgo procede ad asportare le micro frazioni di pelle danneggiata per mezzo della punta cava del Trilix che ruota ad alta velocità (40.000 giri al minuto), mentre i distensori mantengono la cute tesa. Il diametro delle ferite è talmente ridotto (1 millimetro), che i lembi guariscono spontaneamente, senza bisogno di suture. L'area sottoposta a trattamento viene medicata e bendata e il paziente può riposare per qualche ora prima di essere dimesso.

Fase post-intervento e tempi di recupero: il decorso post-operatorio è tutt'altro che complicato. I primi giorni è possibile avvertire un po' di stanchezza ed un leggero turgore nella parte trattata, ma sono sintomi del tutto normali. Già dopo due giorni, potranno essere riprese le attività sendentarie, evitando di sollecitare l'area operata, mentre per tornare completamente alle normali attività bisognerà aspettare una settimana. Per esporsi ai raggi del sole è opportuno attendere un mese, ma solo previa autorizzazione dello specialista.

A distanza di due settimane dall'intervento, dopo aver tolto i cerotti e l'adesivo cutaneo tramite un solvente, si potrà apprezzare il risultato parziale: la striatura sarà stata ridotta di più della metà; per eliminarla del tutto, basterà una seconda o, al massimo, una terza seduta a intervalli di 15-20 giorni.
Una volta che i tessuti saranno completamente guariti, ci si dovrà sottoporre ad un peeler laser per levigare la superficie della pelle.

Trilix: rischi e complicanze

Sebbene la tecnica Trilix offra generalmente ottimi risultati, il rischio principale è che la cicatrizzazione risulti ipertrofica e visibile.

Trilix: quali prezzi?

Il costo, comprensivo delle spese per il chirurgo, l'anestesista, il ricovero in day surgery, la sala operatoria e le medicazioni, può variare da un minimo di 500,00 € ad un massimo di 2.000,00 € a seduta, a seconda dell'entità e visibilità della smagliatura o della cicatrice.

Alcune strutture prevedono agevolazioni di pagamento, con rate e finanziamenti alla portata di tutte le tasche, in modo che i pazienti possano affrontare la spesa, evitando di ripiegare sulla chirurgia estetica low cost, che costringe a rinunciare alla qualità, alla sicurezza e all'igiene, mettendo a rischio la propria salute.

Trilix: come scegliere il chirurgo

Anche se il Trilix è una tecnica microinvasiva, sottoporsi ad un qualsiasi intervento chirurgico comporta inevitabilmente di potersi fidare del chirurgo. La scelta dello specialista a cui affidarsi può dipendere dai risultati osservati o dalle opinioni positive ricevute da altri pazienti, ma soprattutto dalla buona impressione evocata in occasione dei colloqui.

Per questo è opportuno richiedere più consulti medici dove poter acquisire un'impressione personale sulla serietà e sensibilità del chirurgo, facendosi anche fornire un preventivo relativo ai costi dell'intervento. Solo nel corso di una visita, il paziente ha la possibilità di esporre il proprio problema e di misurare le proprie aspettative con ciò che può essere ragionevolmente realizzato. Ma soprattutto ha l'opportunità di capire se il chirurgo è dotato di requisiti quali conoscenze approfondite, esperienza, senso delle proporzioni e doti umane necessarie ad instaurare un rapporto di fiducia.

Mai fidarsi di chi promette risultati eccezionali senza rischi e complicazioni. Nella scelta del chirurgo per il Trilix, è importante non cedere agli illusori vantaggi di un viaggio all'estero per un intervento chirurgico a prezzi modici: i rischi sono altissimi.

Il turismo medico è una moda che, complice la crisi, è purtroppo sempre più in auge, tanto che negli ultimi anni le persone costrette a richiedere interventi per rimediare ai danni causati dal "turismo medico" sono raddoppiate. La principale attrattiva è il prezzo basso, che dovrebbe invece essere il primo campanello d'allarme. Per proporre prezzi così stracciati è inevitabile che la qualità dei prodotti, la preparazione del chirurgo e la sicurezza siano molto discutibili.

Anche l'attenzione per il paziente viene a mancare, con controlli postoperatori ridotti al minimo. Senza contare il rischio di infezioni e complicazioni dovute a carenze igienico-sanitarie e di risultati scadenti che costringono i pazienti a sottoporsi ad interventi "secondari" in Italia, spesso più complessi e costosi.

In conclusione, per non mettere a repentaglio la propria salute, bisogna diffidare da un'eccessiva superficialità da parte del chirurgo e dai prezzi troppo bassi.