Tricopigmentazione: cosa è?
La tricopigmentazione è un trattamento di tipo estetico per ridurre gli effetti della calvizie. E’ un intervento di tipo non chirurgico. A rigor di termini, non è nemmeno una terapia. Ciò non di meno, se realizzato nella maniera più adatta e da personale competente, risulta efficace nel suo intento. Il quale,in realtà, non è risolvere la calvizie, bensì nasconderla.
Con il termine tricopigmentazione si intende l’applicazione di pigmentazione sul cuoio capelluto per simulare la presenza dei capelli.
La tecnica ricorda quella del tatuaggio, ma ci sono alcune importanti differenze. In primo luogo, il rilascio della pigmentazione avviene in uno strato superficiale del derma. Ciò è necessario per dare un effetto di tridimensionalità, ma anche per rendere, all’occorrenza, non permanente il trattamento. Secondariamente, viene utilizzata una strumentazione diversa, meno irritante e funzionale a una manutenzione della pigmentazione.
L’effetto ottico generato dalla tricopigmentazione è efficacissimo. A occhio nudo, la calvizie sembra veramente sparita.
La tricopigmentazione consente di ottenere due risultati: l’effetto rasato e l’effetto densità. Il primo è consigliato a chi ha una calvizie completa o quasi completa, in quanto simula una capigliatura con rasatura “a uno”. Il secondo è consigliato a chi soffre di calvizie sporadica, che coinvolge una parte del cuoio capelluto, e ha lo scopo di far apparire uniforme la capigliatura.
In realtà, la tricopigmentazione è utile per ottemperare anche a un altro inestetismo, ovvero alla presenza di cicatrici deturpanti sul cuoio capelluto. Questa tecnica consente di nascondere letteralmente la cicatrice.
Costo tricopigmentazione: prezzi medi |
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Da |
A |
Tricopigmentazione effetto rasato |
800,00 € |
2.400,00 € |
Tricopigmentazione effetto densità |
350,00 € |
1.000,00 € |
Tricopigmentazione per le cicatrici |
200,00 € |
800,00 € |
N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime e, pertanto, sono da ritenersi puramente orientativi.
Tricopigmentazione: quando è indicata?
In linea di massima, la tricopigmentazione è utile in tutti i casi di calvizie. Inoltre, è utile anche in presenza di cicatrici.
Il ricorso alla tricopigmentazione va comunque valutato alla luce delle alternative, specialmente in relazione alle terapie risolutrici. Il riferimento è all’autotrapianto, che risulta più efficace ma molto più costoso. Rispetto alle protesi, invece, la tricopigmentazione rappresenta la soluzione più adatta, viste le ridotte necessità manutentive.
Dunque, si può concludere che la tricopigmentazione è indicata per gli individui che, soffrendo di calvizie, intendono eliminare gli effetti di questo inestetismo senza spendere troppo denaro. Oltre, è bene ripeterlo, per coloro che vogliono nascondere una brutta cicatrice a livello del cuoio capelluto.
Come funziona la tricopigmentazione?
Il trattamento si sviluppa in tre fasi.
- Visita preliminare. Lo specialista valuta la fattibilità del trattamento, ovvero verifica, date le caratteristiche della calvizie (totale, parziale, sporadica), le probabilità di raggiungere un effetto estetico soddisfacente. Inoltre, se tale verifica dà esito positivo, progetta il disegno dell’attaccatura.
- Sedute di micropigmentazione. In questa fase lo specialista effettua la pigmentazione vera e propria. La tecnica, come già specificato, ricorda quella del tatuaggio ma rispetto a quest’ultima agisce a un livello più superficiale. Inoltre, non è affatto dolorosa. Tutt’al più, se il paziente manifesta una sensibilità elevata, vengono applicate delle creme anestetiche. In genere, sono necessarie tre o quattro sedute.
- Sedute di mantenimento. La pigmentazione, essendo non permanente, subisce modificazioni nel tempo, compromettendo l’impatto estetico. Dunque, è necessario sottoporsi a sedute di mantenimento ogni sei mesi circa.
Quest’ultima fase è assente in una variante specifica del trattamento, ovvero la tricopigmentazione permanente. Questa, a dire il vero, rappresenta una alternativa rischiosa. Se da un lato esonera dall’obbligo delle sedute manutentive, dall’altro espone al rischio che la pigmentazione perda, con il tempo, parte del suo effetto “simulativo”. Ad ogni modo, se lo specialista è veramente competente, questo rischio viene ridotto al minimo.
Rischi e complicanze di una tricopigmentazione
La tricopigmentazione è un intervento sicuro, non invasivo, non doloroso. D’altronde, non è un intervento chirurgico. L’intera operazione coinvolge uno strato superficiale dell’epidermide.
I rischi, semmai, sono di ordine estetico. Se ci si mette in cattive mani, l’intervento rischia addirittura di essere controproducente. In caso di tricopigmentazione permanente, poi, per quanto all’inizio la resa estetica possa sembrare buona, con il tempo vi sono alte probabilità che l’effetto peggiori, rivelando la natura simulativa.
Questi rischi comunque sono facilmente aggirabili. E’ sufficiente affidarsi solo a specialisti del settore, con una grande esperienza alle spalle. Dunque, scegliete lo specialista con cura.
Tricopigmentazione: quale il prezzo?
Uno dei pregi della tricopigmentazione risiede nel prezzo, che è inferiore a qualsiasi altro trattamento (efficace) per la calvizie. Ciò non vuol dire che costi poco, soprattutto se lo scopo è ottenere un effetto rasato, che quindi impatti su una porzione ampia di cuoio capelluto. Ad ogni modo, non si va oltre le pochissime migliaia di euro.
- Tricopigmentazione effetto rasato: da 800,00 € a 2.400,00 €.
- Tricopigmentazione effetto densità: da 350,00 € a 1.000,00 €.
- Tricopigmentazione per le cicatrici: da 200,00 € a 800,00 €.
Tricopigmentazione: come scegliere il medico e come risparmiare
Come abbiamo già detto, la scelta dello specialista risulta fondamentale. L’unico rischio, infatti, è connesso all’effetto estetico, che comunque rappresenta il motivo principale per cui si ricorre a questa tecnica.
L’obiettivo dovrebbe essere individuare uno specialista in gamba ma che sia, allo stesso tempo, poco costoso. Come fare? E’ semplice: contattate più soggetti, sostenete più consulti e chiedete sempre il preventivo. Infine, confrontate esperienze e prezzi, e individuate la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.
Una raccomandazione: abbandonate ogni proposito di turismo medico. E’ vero, in alcuni paesi dell’area balcanica e dell’Est Europa i trattamenti costano meno, ma le garanzie di sicurezza e di riuscita sono spesso inferiori a quelle italiane. Dunque, non ne vale proprio la pena.