Protesi dentali: cosa sono?
Si definiscono protesi dentali tutti quei manufatti, realizzati nell’ambito dell’odontotecnica, il cui è scopo è sostituire in toto o in parte uno o più denti. Si distinguono principalmente cinque tipologie di protesi dentali.
- Protesi fissa di ricostruzione. I manufatti di questo tipo sono permanenti e hanno lo scopo di sostituire una parte del dente. Fanno parte di questa categoria le corone, gli intarsi e il perno moncone.
- Protesi fissa di sostituzione. I manufatti afferenti a questa categoria sono permanenti e hanno lo scopo di sostituire il dente per intero. Fanno parte di questa tipologia i ponti e gli impianti.
- Protesi fissa di fissazione. Lo scopo di questi manufatti, anch’essi permanenti, è distribuire in maniera più equa e corretta la forza masticatoria. Una protesi fissa di fissazione è il ferule di fissazione.
- Protesi mobile parziale. Questi manufatti possono essere rimossi e riposizionati a piacimento dall’utilizzatore. Sostituiscono solo alcuni denti di un’arcata. Una tipica protesi mobile parziale è la classica dentiera parziale.
- Protesi mobile completa. Anche questi manufatti, come le protesi mobili parziali, possono essere tolti e rimessi alla bisogna. Sostituiscono, però, una intera arcata. Una classica protesi mobile completa è la dentiera completa.
A prescindere dalla tipologia, le caratteristiche principali che le protesi dentali devono possedere sono sempre le medesime.
- Funzionalità. Le protesi devono garantire una corretta masticazione, indifferentemente dal cibo trattato.
- Resistenza. Le protesi devono resistere alla pressione masticatoria, all’usura e all’azione dei liquidi salivari.
- Innocuità. Le protesi non devono – anzi, non dovrebbero – comportare effetti collaterali, e tanto meno risultare tossiche per l’utilizzatore.
- Estetica. Le protesi devono riprodurre l’impatto visivo di una dentatura sana e perfetta. Devono apparire naturali.
Le protesi dentali sono realizzate dall’odontotecnico, il quale non è un medico bensì un artigiano, su indicazioni specifiche dello specialista odontoiatra (che è per l’appunto il dentista). Spesso, gli odontoiatri sono anche odontotecnici.
Protesi dentali: costi medi di riferimento |
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Da |
A |
Corona dentale (compreso moncone) |
300,00 € |
700,00 € |
Ponte dentale |
700,00 € |
1.500,00 € |
Impianto dentale |
1.300,00 € |
3.000,00 € |
Dentiera parziale (singola arcata) |
300,00 € |
1.000,00 € |
Dentiere completa (singola arcata) |
600,00 € |
1.500,00 € |
Quando sono indicate le protesi dentali?
In linea di massima, le protesi dentali sono utili ogni qualvolta uno o più denti risultano danneggiati e non riescono ad assolvere alla loro naturale funzione. Ovviamente, le indicazioni cambiano da categoria a categoria, sicché data una particolare fattispecie potrebbe essere più utile procedere con l’installazione di una protesi piuttosto che un’altra. Pertanto, è bene trattare questo aspetto tipologia per tipologia.
- Protesi fissa di ricostruzione. Si ricorre a questa soluzione quando il dente, pur essendo profondamente danneggiato, può essere ancora “salvato”. Nella maggior parte dei casi, a essere sostituita è la parte più esterna del dente, quella esposta più frequentemente alle lesioni: la corona.
- Protesi fissa di sostituzione. Si ricorre a questa soluzione quando il dente ormai è perso e si deve procedere all’estrazione. La scelta in questo caso è tra il ponte e l’impianto. Il ponte consiste nella fissazione di un dente artificiale sostenuto da due capsule che vanno a coprire i denti adiacenti. L’impianto consiste nell’installazione di un dente a partire da una vite inserita e fissata nell’osso mandibolare. L’impianto è la soluzione migliore, tuttavia si ricorre al ponte quando si intende risparmiare o l’osso non è abbastanza resistente da sostenere la vite (e i denti naturali sono abbastanza in salute da sostenere il ponte).
- Protesi fissa di fissazione. Questo genere di protesi altro non è che un dispositivo finalizzato a mantenere il dente in sede. Si ricorre ad esso quando in seguito a parodontite e a indebolimento della gengiva il dente tende a vacillare, producendo squilibri nella distribuzione della forza masticatoria.
- Protesi mobile parziale e totale. Si ricorre alla classica dentiera, molto banalmente, quando i denti persi sono troppi e l’installazione di impianti risulterebbe troppo costosa o dannosa per gengive e osso mandibolare.
Come si realizzano le protesi dentali
Ogni tipo di protesi prevede una tecnica costruttiva specifica, che rappresenta poi il sapere comune di ogni odontotecnico. In ogni caso, ogni protesi è “individuale”, nel senso che viene costruita per adattarsi allo specifico assetto dentale del singolo. Per quanto riguarda le protesi fisse, esse devono possedere i seguenti requisiti:
- Modellazione anatomica perfetta. Il dente artificiale, o il dente a cui sono state aggiunte parti artificiali, deve apparire naturale nella forma e nel colore.
- Occlusione perfetta. Il dente “finto” o rimaneggiato deve essere alto il giusto, affinché il processo masticatorio risulti corretto.
- Dimensioni degli spazi perfetti. Le protesi devono rispettare gli spazi interdentali, in modo da non generare pressione sui denti adiacenti e non causare, in essi, problemi a breve o lungo termine.
Per quanto riguarda le protesi mobili, le cosiddette dentiere, esse sono realizzate a seguito di un calco della bocca, e realizzate nei più svariati materiali. I più utilizzati sono resina acetilica e nylon.
Come si applicano le protesi dentali
Ciascuna protesi prevede una tecnica di installazione diversa. Di seguito, forniamo qualche indicazione di massima circa le protesi più diffuse.
- Corona. Il dente si riduce a un moncone e vi si applica una specie di capsula a protezione dello stesso.
- Ponte. I denti adiacenti a quello mancante vengono ridotti a dei monconi, e infine si applica il ponte, il quale è formato (in questa esatta successione): capsula del primo dente laterale, dente artificiale, capsula del secondo dente laterale.
- Impianto. Tramite operazione chirurgica, si inserisce una vite nella gengiva e nell’osso mandibolare. Una volta verificatasi la cicatrizzazione, viene montato il dente artificiale sulla vite.
- Dentiera. L’applicazione della dentiere è completamente manuale e autonoma: l’utilizzatore può rimuoverla e rimetterla a suo piacimento. Nel caso delle dentiere parziali, però, viene in genere usato un gancio da applicare ai denti naturali, in modo da garantire una migliore tenuta.
Rischi e complicanze di una protesi dentali
In genere, le protesi dentali sono sicure e non comportano né rischi né complicanze. Tutt’al più, se il dentista e l’odontotecnico non hanno svolto correttamente il proprio lavoro, i denti adiacenti a quello trattato (o sostituito) potrebbero a lungo andare danneggiarsi e andare incontro a pulpite.
Sono fatti salvi, poi, i classici rischi operatori (sanguinamento e infezioni), se l’installazione della protesi prevede un intervento chirurgico, come nel caso del ponte.
In riferimento alla dentiera, invece, l’unico rischio è una certa difficoltà di adesione, o una sensazione di estraneità della protesi stessa. Se il problema non riguarda la gengiva, il tutto si risolve con l’applicazione topica di sostanze adesive e semplicemente con l’abitudine.
Protesi dentali: quali i prezzi
Ovviamente, i prezzi dipendono dalla tipologia di protesi. Si va, infatti, dalle poche centinaia di euro per le protesi fisse di ricostruzione fino alle migliaia di un impianto. Ecco una panoramica esaustiva, riguardante le protesi dentali più diffuse.
- Corona (compreso moncone): da 300,00 € a 700,00 €.
- Ponte: da 700,00 € a 1.500,00 €.
- Impianto: da 1.300,00 € a 3.000,00 €.
- Dentiera parziale (singola arcata): da 300,00 € a 1.000,00 €.
- Dentiere completa (singola arcata): da 600,00 € a 1.500,00 €.
Protesi dentali: come scegliere il dentista
Fermo restando che il primo criterio di scelta dovrebbe essere la competenza, proteste avere il legittimo desiderio di risparmiare. In questo caso, non avete altra scelta che chiedere il preventivo a più professionisti. Una volta raccolti tre o quattro preventivi, avrete materiale sufficiente per individuare una soluzione che risulti soddisfacente in termini di rapporto qualità prezzo.
Infine, una raccomandazione: non cedete alla tentazione dal turismo medico. In alcuni paesi dell’Europa orientale, è vero, gli interventi costano molto meno, tuttavia spesso non vi è alcuna garanzia di qualità e sicurezza. Dunque, è meglio spendere un po’ di più e rimanere in Italia, dove tali requisiti sono maggiormente garantiti.