Otturazione dente: quale il costo?

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Una otturazione di un dente ha un costo variabile in base al dentista e ai materiali usati.

L’otturazione del dente è un intervento al quale prima o poi tutti sono chiamati a sottoporsi. Quanto costa? Come si svolge? Quali risultati consente di ottenere? Ecco la risposta a queste domande e un focus sulle più efficaci modalità di risparmio.


 

Cos’è una otturazione ai denti?

 

L’otturazione ai denti è una pratica odontoiatrica tra le più comuni. E’, nello specifico, una pratica di tipo restaurativo, quindi si pone lo scopo di ripristinare funzionalità e impatto estetico nel dente. Essa consiste nel riempimento di una cavità presente nel dente, creatasi a partire da una malattia o da un evento traumatico.

L’otturazione ai denti viene realizzata previa anestesia locale. Essa è necessaria per due motivi: in primo luogo, perché durante la procedura operativa le sollecitazioni a carico del dente sono numerose e anche piuttosto gravi, quindi causerebbero certamente dolore; secondariamente perché la presenza della cavità causa nella maggioranza dei casi uno stato di sofferenza a prescindere dall’intervento del dentista. In sintesi, quando il dente presenta una cavità, duole.

L’otturazione, quindi il riempimento della cavità, avviene per mezzo di materiale “compatibile”, ossia in grado di non causare conseguenze di natura sanitaria o funzionale a carico del cavo orale. I materiali a disposizione del dentista sono numerosi.

 

Otturazione dente: prezzi di riferimento
     
  Da A
Costo otturazione dente 70,00 € 200,00 €

 

 

Quando è necessario otturare un dente?

 

In linea di massima, ogni qualvolta un dente presenta un foro, un buco o una cavità è bene procedere con l’otturazione dentale. In genere, tali disturbi sono generati da uno di questi due fattori.

 

  • Carie. Con questo termine si intende una malattia degenerativa che colpisce il dente, e causata dalla presenza e dall’azione dei batteri. Questi letteralmente erodono il dente, a partire dalla corona fino intaccare la polpa. Il dolore si avverte solo in quest’ultimo caso.

 

  • Evento traumatico. Può capitare di masticare qualcosa di eccessivamente duro e che il dente non regga alla sollecitazione meccanica. Il dente, in questo caso, potrebbe spezzarsi o forarsi.
    L’otturazione dentaria è necessaria in caso di carie, poiché, essendo un disturbo degenerativo, primo o poi causerà fastidi concreti, come il classico dolore da pulpite, fino alla “morte” del dente stesso.

 

In caso di dente spezzato, l’otturazione è consigliata anche quando non genera disagio estetico (es. se il dente non è frontale) poiché il bordo, quasi sempre tagliente, potrebbe causare lesioni (specie nel lungo periodo) o una pulizia difficoltosa.

 

 

Quanto dura una otturazione dentale?

 

Questa è la classica domanda da un milione di dollari. Fa parte dell’esperienza comune la “perdita” dell’otturazione, magari a distanza di qualche tempo. In genere, si assegna la colpa di ciò al dentista, senza sapere però che le otturazioni hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, una specie di scadenza naturale. Le otturazioni hanno infatti una durata circoscritta, per quanto non sempre definibile a priori o prevedibile.

Tuttavia, si può stimare la durata di una buona otturazione in circa venti anni. Va specificato, però, che alcune otturazioni possono potenzialmente durare per sempre. Il riferimento è alla otturazioni realizzate in amalgama di argento.

In molti casi, però, le otturazioni durano molto meno di venti anni. Le cause di fallimento precoce sono, duole dirlo, la scarsa competenza del dentista, una scorretta scelta del materiale otturante, la comparsa di una carie secondaria. In questo caso, l’azione di una carie “diversa” da quella che ha (eventualmente) generato il disturbo ma avente per oggetto il medesimo dente, può provocare una frattura nell’otturazione.

 

 

Otturazioni dentali: quali i materiali?

 

I materiali da otturazioni sono numerosi. Ecco una lista esaustiva.

 

  • Materiali provvisori. Questo genere di materiali sono utilizzate per le otturazioni provvisorie, ossia per le operazioni di riempimento la cui funzione è mantenere il dente “chiuso” nel tempo che intercorre tra una seduta del dentista è l’altra. Spesso, infatti, non è possibile procedere all’otturazione vera e propria in una sola seduta, dunque si deve procedere di volta in volta con una soluzione provvisoria.

 

  • Amalgama d’argento. E’ il materiale più resistente, che garantisce una otturazione potenzialmente “eterna”. Tuttavia, è in disuso a causa di alcuni svantaggi che comporta. In primo luogo, dal punto di vista estetico l’argento non è certamente il miglior materiale, in quanto di colore diverso rispetto al dente. Secondariamente, la ritenzione è meccanica (l’argento non ha qualità adesive) e pertanto è necessario indebolire parte del tessuto sano per garantire la stabilità dell’otturazione. Ciò a lungo andare indebolisce strutturalmente il dente.

 

  • Resine composite. Realizzate a partire dall’unione tra riempitivi cercamici e leganti organici, rappresentano la migliore soluzione dal punto di vista estetico. Inoltre, garantiscono un grado di adesione ottimo. Purtroppo, le resine perdono la loro efficacia nel tempo, dunque vanno cambiate con una cadenza ventennale (nella migliore delle ipotesi).

 

  • Cementi vetrodinamici. Questo genere di materiali rappresentano la soluzione migliore in termini di adesività. Il motivo risiede nel fatto che la reazione tra le loro componenti più importanti, ossia la vetroceramica e l’acido maleico, produce un gel vischioso che si solidifica e allo stesso tempo si fonde con la dentina (sostanza superficiale del dente). I cementi hanno però un difetto: hanno un medio-basso grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

 

 

Come funziona un’otturazione al dente?

 

Il procedimento di otturazione è tutto sommato semplice. Esso si articola nelle seguenti fasi.

 

  • Valutazione della cavità. Il dentista valuta l’entità della cavità, la sua profondità, i margini. Se la cavità è molto profonda, potrebbe procedere inizialmente con una devitalizzazione (rimozione della polpa dentaria).

 

  • Rimozione del danno. In caso di carie, il dentista “pulisce” il dente, eliminando i residui cariosi. In caso di foro da trauma o di dente spezzato potrebbe limarne i bordi.

 

  • Anestesia locale. L’applicazione dell’anestesia avviene mediante iniezione di anestetico nella radice dentale.

 

  • Otturazione operativa. Quest’ultima fase consiste nell’applicazione della sostanza riempitiva e del suo modellamento.

 

 

Rischi e complicanze di una otturazione dentale

 

I rischi legati a una otturazione dentale riguardano quasi sempre un suo deterioramento precoce. Esso può consistere in:

 

  • Frattura dell’otturazione: l’otturazione, molto banalmente, può erodersi o frantumarsi. Accade quasi esclusivamente in presenza di cemento, che ha un grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche non ottimale.

 

  • Rimozione dell’otturazione: L’otturazione, pur conservando la sua integrità (in toto o parzialmente) può andare fuori sede. Ciò capita in caso di riempitivo in metallo o in resina, ma solo se il dentista non ha fatto un buon lavoro.

 

Esistono poi delle complicanze più serie, che compromettono la salute del dente:

 

  • Frattura del dente. Se il materiale riempitivo è troppo denso e pesante (es. amalgama d’argento non ottimamente realizzata) la struttura del dente può nel tempo sovraccaricarsi, subendo delle vere e proprie fratture.

 

  • Carie secondaria: non è esplicitamente causata dall’otturazione, ma può metterla in serio pericolo.

 

 

Otturazione dente: quale il prezzo?

 

L’otturazione al dente è uno degli interventi odontoiatrici che costa di meno. I prezzi, a dire il vero, sono molto variabili. Il discrimine, però, non è tanto nelle caratteristiche del servizio (es. la tipologia del materiale), bensì nel professionista.

Questo, d’altronde (la differenza di un prezzo tra un dentista e l’altro), è un fenomeno tipico del professionismo odontoiatrico italiano. Ad ogni modo, ecco una panoramica riassuntiva.

Costo otturazione dente: da 70,00 € a 200,00 €.

 

 

Otturazione dentale: come scegliere il dentista

 

L’eterogeneità dei prezzi spalanca le porte al risparmio. Può sembrare un controsenso ma è proprio così: basta guardarsi un po’ intorno per trovare un dentista disposto a garantire il medesimo servizio a un prezzo minore.

Tuttavia, c’è il rischio di affidarsi a un professionista poco competente. Da questo punto di vista, è bene fare riferimento al passaparola, o raccogliere le opinioni degli ex pazienti. Fatto ciò, non rimane che sostenere più consulti, chiedere più preventivi e confrontarli per individuare l’offerta dal miglior rapporto qualità prezzo.

Anche in questo caso, è bene non scegliere la strada del turismo medico. In primo luogo, perché altrove la qualità del servizio non è garantita. Secondariamente, perché non avrebbe senso dal punto di vista economico: si risparmierebbe qualche decina di euro ma se ne spenderebbero centinaia per spostarsi da un paese all’altro.

 

 

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