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TRAPIANTO CAPELLI: COSA SAPERE
Tra i problemi di natura estetica riguardanti l'uomo, sicuramente il diradamento progressivo dei capelli e l'avanzare della calvizie è tra i più pesanti. La perdita dei capelli, infatti, è un fenomeno ben visibile, che viene spesso vissuto come l'inizio del decadimento fisico e come conseguenza dell'invecchiamento, nonostante sia un problema che può già presentarsi in giovane età. La perdita dei capelli comporta anche una perdita di sicurezza e influenza negativamente l'intera immagine che un uomo ha di sé. Anche la vita sociale può risentirne, dato che con meno capelli in testa ci si sente molto meno attraenti e giovanili.
A causa della paura delle lunghe cicatrici, inevitabili con il vecchio metodo di autotrapianto, e di un risultato artificioso, il trapianto dei capelli viene ancora oggi visto come un'operazione lunga e snervante, che non porta ai risultati sperati. Le tecniche tricologiche hanno però fatto passi da gigante e oggi ci si serve dell'innovativo metodo del micro-autotrapianto di capelli, con risultati molto soddisfacenti e di grande naturalezza in minor tempo.
- Problemi comuni
I primi segni della calvizie androgenetica si presentano sotto forma dei cosiddetti golfi o delle anse frontali, che spesso e impropriamente vengono definite stempiature, e compaiono inoltre sulla zona apicale del capo. In seguito, il fenomeno si presenta anche nella zona centrale, fino a "connettere" visivamente fronte e nuca.
La prerogativa principale per l'intervento è la presenza di una zona donatrice di dimensioni adeguate in relazione alla zona da rinfoltire. Nel caso di calvizie androgenetica estremamente estesa, il rapporto tra la zona calva e la zona donatrice risulterà tanto sproporzionato da rendere impossibile l'intervento.
- Soluzioni
Per mezzo delle moderne tecniche di autotrapianto dei capelli a singole unità follicolari, si può ottenere un rinfoltimento delle aree diradate o completamente calve. Ciò avviene trasferendo capelli robusti, prelevati da zone resistenti per fattori genetici, in aree affette da calvizie. I capelli reimpiantati seguiranno il verso di crescita naturale, grazie ad un rinfoltimento personalizzato.
È chiaro, che più il grado di calvizie sarà elevato, più il trapianto sarà complesso: con l'aumento del numero di unità follicolari da trapiantare, saranno necessarie più sedute e si allungheranno i tempi.
L’INTERVENTO DI TRAPIANTO CAPELLI
Per mezzo di un microdrill chirurgico i bulbi piliferi sani (le unità follicolari) vengono prelevati singolarmente dall'area donatrice senza bisogno di recidere il cuoio capelluto. Queste microporzioni di cute, che contengono il bulbo, vengono successivamente impiantate nella loro nuova sede. Ciò avviene senza uso di adesivi o suture: anche per l'impianto viene, infatti, utilizzato il microdrill, con il quale vengono creati dei fori dalle dimensioni adeguate per accogliere la microporzione con il bulbo pilifero da trapiantare.
Durante ciascuna seduta da 2/3 ore, possono essere trapiantati in questo modo fino a duemila unità follicolari, per un totale di circa quattromila capelli. Il più delle volte sarà necessaria una sola seduta.
Per quanto riguarda il rinfoltimento delle sopracciglia, viene applicata la stessa procedura, dopo aver definito l'arco del sopracciglio per mezzo di un disegno.
PREPARAZIONE ALL’OPERAZIONE DI TRAPIANTO DEI CAPELLI E PERIODO POST-INTERVENTO
Prima dell'operazione è importante che il chirurgo valuti con il paziente quale tipo di infoltimento effettuare, dopo aver esaminata la zona diradata o soggetta a calvizie. È bene riflettere con calma soprattutto sulla posizione e la forma della nuova attaccatura della linea frontale, oltre allo spessore dei capelli desiderato, anche in base alla densità della zona donatrice e allo stadio attuale della calvizie.
A due settimane dall'intervento sarà bene ridurre l'assunzione di acido acetilsalicilico (contenuto, ad esempio, nell'Aspirina) e di vitamina C, oltre all'eventuale uso di farmaci anti-infiammatori.
L'intervento verrà svolto ambulatorialmente e in anestesia locale con sedazione.
In seguito ad un trapianto di capelli possono presentarsi sintomi quali un senso di gonfiore, di intorpidimento locale o di spossatezza generale, che spariranno nei primi giorni dopo l'intervento. I segni lasciati dall'intervento, di dimensioni molto ridotte, scompaiono nel giro di una o due settimane nei soggetti con zone calve e in pochi giorni nei soggetti con capelli diradati. Dopo due settimane verranno tolti i punti di sutura.
Le attività lavorative e sportive possono invece essere riprese dopo una settimana, mentre la ricrescita nelle aree trapiantate avverrà dopo circa due mesi. Per un giudizio definitivo sull'efficacia del trapianto bisognerà attendere sei mesi, mentre densità e qualità dei capelli trapiantati aumenteranno progressivamente per la durata di un anno dall'intervento.
RISCHI E COMPLICAZIONI DI UN TRAPIANTO DEI CAPELLI
Grazie ai nuovi microdrill chirurgici, in seguito ad un intervento di trapianto dei capelli non si riporteranno cicatrici di rilievo né segni vivibili, poiché non sono più necessarie escissioni di lembi di zone donatrici.
Anche se in tempi recenti si è spesso ricorso a suture riassorbibili, oggi si preferisce effettuare suture in nylon, che provocano meno irritazioni cutanee e possono essere rimosse in modo indolore. Anche il trauma post-operatorio è stato ridotto al minimo, grazie ai fogli di collagene, mediante i quali si può diminuire in modo consistente la formazione di piccole crosticine in corrispondenza degli innesti.