Ricostruzione mammaria: cos’è?
La ricostruzione mammaria è una operazione di chirurgia plastica che però viene realizzata in contesti terapeutici, per giunta molto significativi dal punto di vista patologico.
La ricostruzione mammaria, infatti, è funzionale al recupero della forma e dell’aspetto del seno a seguito di interventi chirurgici di tipo distruttivo. In poche parole, segue la mastectomia totale o parziale effettuata per rimuovere il cancro al seno.
Come già detto, la ricostruzione mammaria fa ufficialmente parte della chirurgia estetica. Tuttavia, viene oggi considerata parte integrante della cura contro il tumore, dove per cura si intende una terapia che agisca a trecentosessanta gradi. Che prenda in considerazione, dunque, anche l’elemento psicologico, funzionale al benessere generale e al recupero di uno stile di vita normale.
Costo ricostruzione mammaria: prezzi di riferimento |
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Da |
A |
Ricostruzione mammaria con protesi in regime privatistico |
1.500,00 € |
3.500,00 € |
Ricostruzione mammaria con lipofilling in regime privatistico |
400,00 € |
1.500,00 € |
I prezzi indicati rappresentano unicamente delle stime indicative.
Ricostruzione mammaria: quando è indicata?
Sono evidenti le condizioni che rendono necessaria una ricostruzione mammaria. Il requisito principale, se così si può chiamare, è l’aver sostenuto una operazione di tipo distruttivo, ovvero una mastectomia.
Questa può essere totale, quando l’intero seno viene rimosso; o parziale, quando viene rimossa una parte consistente del seno. In entrambi i casi, l’intervento distruttivo è obbligatorio per evitare o almeno ridurre il rischio di recidive. Queste, infatti, si sviluppano spesso a partire dal tessuto apparentemente sano, ma comunque situato nelle vicinanze del tumore.
In linea di massima, non ci sono grosse controindicazioni alla ricostruzione mammaria. D’altronde, chi l’ha sostenuta è reduce da un intervento ben più pesante, sia dal punto di vista biologico che psicologico.
Certamente, ogni caso rappresenta una questione a sé, dunque l’esito finale non dipende solo dalla bravura del chirurgo ma anche dalla condizione di partenza. Nella quasi totalità dei casi, comunque, il risultato è più che soddisfacente e conferisce al seno un aspetto naturale, privo dei segni tipici (e invalidanti dal punto di vista psicologico) della malattia.
Come funziona la ricostruzione mammaria?
La ricostruzione mammaria è un intervento di chirurgia plastica a tutti gli effetti. Dal punto di vista tecnico, infatti, non si segnalano grosse differenze rispetto alle operazioni con finalità puramente estetiche.
Nella maggior parte dei casi, dunque, si usano delle protesi in silicone. Tali protesi, nello specifico, si caratterizzano per un involucro in silicone semi-solido e un contenuto di gel o analoghe soluzioni fisiologiche.
A differenza degli interventi con finalità puramente estetiche, la ricostruzione mammaria prevede un passaggio preliminare. Ovvero, l’applicazione di un espansore sotto il muscolo pettorale. Infatti, a seguito di una operazione distruttiva, il muscolo pettorale perde di tono e di elasticità. Tale espansore è funzionale a creare, in prospettiva, lo spazio necessario all’inserimento della protesi.
Di recente, è stata elaborata una tecnica che “salva” sia il capezzolo che l’aureola. In passato, a seguito di terapie finalizzate alla lotta contro il cancro al seno, ciò non era possibile.
Sempre negli ultimi anni, si è diffusa la tecnica del lipofilling, la quale però è adatta solo a seguito degli interventi meno distruttivi, in quanto non è in grado di aggiungere una massa significativa. Ad ogni modo, il lipofilling consiste nell’inserimento di una sostanza lipidica allo scopo di colmare i difetti dei tessuti molli (se di piccole e medie dimensioni).
Rischi e complicanze della ricostruzione mammaria
Grossi rischi connessi alla ricostruzione mammaria non ce ne sono. Gli unici di una certa rilevanza riguardano la tenuta delle protesi. Infatti, almeno a livello teorico, la protesi può deteriorarsi fino a “scoppiare”.
Per questo motivo è sempre indicato un follow up lungo e regolare, che consta di visite al ritmo di una o due all’anno.
Per il resto, l’unica complicazione rilevante è di tipo estetico. Se il chirurgo plastico non è bravo, il risultato finale non è coerente con le aspettative della paziente (che rappresentano una componente importante, alla luce delle ovvie implicazioni psicologiche).
Ne consegue il rischio di asimmetria, in cui un seno appare “giovane” e l’altro “vecchio”, che però si risolve con una mastopessi a livello controlaterale.
Ricostruzione mammaria: quale il costo?
La ricostruzione mammaria, in quanto intervento integrativo della mastectomia, e funzionale a una guarigione a trecentosessanta gradi del tumore, è sovvenzionata dal Sistema Sanitario Nazionale. Tuttavia, nel caso si voglia richiedere l'intervento di un chirurgo plastico di propria fiducia, è possibile effettuare tale intervento anche in regime privatistico.
- Ricostruzione mammaria con protesi: da 1.500,00 € a 3.500,00 €.
- Ricostruzione mammaria con lipofilling: da 400,00 € a 1.500,00 €.
Ricostruzione mammaria: come scegliere il medico e come risparmiare
In buona parte dei casi, la ricostruzione mammaria è finanziata dal Sistema Sanitario Nazionale. D’altronde, si parla di un intervento “collaterale” alle terapie che contrastano il tumore al seno. Chi però non si fida della sanità pubblica o non vuole attendere le liste di attesa, può rivolgersi ai privati.
In questo caso, però, emerge un problema: scegliere un buon istituto e un medico competente. Come fare? Il metodo è semplice: contattate più realtà, sostenete più consulti e chiedete sempre il preventivo. Infine, mettete a confronto le esperienze e individuate la migliore soluzioni in termini di prezzo e competenze.
Un consiglio: resistete alla tentazione del turismo medico. Altrove gli interventi di chirurgia plastica potrebbero anche costare di meno, ma le garanzie di sicurezza e qualità non sono sempre assicurate. Insomma, il gioco non vale la candela. E poi, si tratta di un intervento importante…