Ricostruzione dell'areola mammaria e del capezzolo: cosa è?

La ricostruzione dell'areola mammaria e del capezzolo è un intervento di carattere prettamente estetico il cui scopo è ricostruire sotto il profilo visivo e tattile il capezzolo e l'area circostante. Viene effettuato a seguito della mastectomia, spesso in concomitanza con l’intervento di ricostruzione della mammella. Ovviamente, viene realizzato anche a seguito di interventi di rimozione del capezzolo.

E’ dunque classificabile come un intervento di chirurgia estetica realizzato per motivi sanitari.

L’intervento non è invasivo in quanto si svolge quasi esclusivamente a livello cutaneo. Negli ultimi anni sono stati compiuti dei passi in avanti significativi, sicché i risultati sono apprezzabili nella quasi totalità dei casi e il rischio di complicanze è ridotto al minimo. E’ comunque fondamentale rivolgersi a uno specialista di qualità, in quanto sussiste ancora una variabilità in termini di resa estetica.

N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime e, pertanto, sono da ritenersi puramente orientativi. Per conoscere i prezzi effettivi, consigliamo di richiedere preventivi agli specialisti in chirurgia estetica del seno di Clinic365.

Ricostruzione del capezzolo e dell'areola mammaria: quando è indicata?

Come già accennato, la ricostruzione dell'areola mammaria e del capezzolo viene effettuata dopo la mastectomia (ovviamente, a distanza di tempo) oppure dopo la rimozione del capezzolo, interventi entrambi connessi alla chirurgia oncologica.

Lo scopo è garantire alle donne che hanno subito questa importante operazione un aspetto quanto più possibile normale. I risultati sono più che buoni, e nella stragrande maggioranza dei casi non si avverte la differenza con un capezzolo vero. L’operazione è di natura estetica, dunque il capezzolo ricostruito sarà sostanzialmente insensibile.

E’ altresì un intervento fondamentale dal punto di vista psicologico. E’ importante per una donna (o anche per un uomo, dal momento che il tumore al seno non è un'esclusiva femminile) recuperare una condizione di normalità che vada oltre il semplice benessere fisico. Per questi motivi, alla mastectomia seguono quasi sempre la ricostruzione della mammella e la ricostruzione del capezzolo e delle areole.

Ricostruzione areole mammarie e capezzoli: quali tecniche?

L’intervento non è affatto invasivo. Infatti, viene realizzato in anestesia locale, occasionalmente abbinata alla sedazione, se il paziente manifesta sintomi di ansia e preoccupazione (a dire il vero frequenti e fisiologici).

Se la ricostruzione del capezzolo segue a una mastectomia, si prelevano dei piccoli lembi di pelle da porzioni non esposte del corpo, i quali vengono suturati nella posizione del capezzolo per ricrearne la forma.

Se la ricostruzione segue alla sola rimozione del capezzolo, si prelevano dei lembi dalla zona controlaterale. Per il resto, l’operazione è del tutto simile.

La seconda fase riguarda la colorazione delle areole. Di base, si esegue un tatuaggio finalizzato alla replicazione del colore tendenzialmente più scuro delle areole (rispetto alla pelle circostante). Molto spesso, si procede alla colorazione del capezzolo e delle areole sane, in modo da renderli più omogenei dal punto di vista cromatico.

Il post-intervento è di norma agevole. Il paziente viene dimesso dopo qualche ora. Per una decina di giorni, ovvero fino alla rimozione dei punti, è consigliato evitare sforzi fisici importanti. Gli effetti della ricostruzione sono permanenti.

Rischi e complicanze per un intervento di ricostruzione dei capezzoli e delle areole

Come già accennato, la ricostruzione di areole e capezzoli è un intervento poco invasivo, praticamente superficiale. Di conseguenza, è anche sicuro.

Il rischio di complicanze sussiste, come in qualsiasi altra operazione, ma è piuttosto basso. Tutt’al più, è possibile registrare un’edema nella zona del taglio e una cicatrizzazione non ottimale delle ferite. In questo caso, è d’uopo procedere con medicazioni frequenti e profonde.

Un altro rischio, spesso solo teorico, è quello di andare incontro a infezioni. Di nuovo, le probabilità sono basse e in ogni caso il problema viene risolto con un ciclo aggiuntivo - o più aggressivo - di antibiotici.

Ricostruzione del capezzolo e delle areole mammarie: quanto costa?

La ricostruzione del capezzolo e delle areole mammarie, quando non coperta dal Sistema Sanitario Nazionale (in quel caso è gratis) non costa molto. Si parla di qualche centinaia di euro.

Tuttavia, si segnala una certa variabilità alle legittime politiche dei prezzi delle cliniche e dei chirurghi (che possono essere più o meno esigenti), oltre che dalla condizione di partenza. Se la ricostruzione del capezzolo avviene a seguito di una mastectomia, e dunque è necessario prelevare altrove i lembi di pelle, l’intervento ha un costo leggermente superiore.

• Ricostruzione areola mammaria e capezzolo (post-mastectomia): da 683,00 € a 1.413,00 €.

• Ricostruzione areola mammaria e capezzolo (post-rimozione del capezzolo): da 818,00 € a 1.765,00 €.

• Dermopigmentazione areola mammaria (totale): da 422,00 € a 782,00 €.

• Dermopigmentazione areola mammaria (parziale): da 261,00 € a 545,00 €.

• Dermopigmentazione - ritocchi annuali: da 280,00 € a 509,00 €.

Ricostruzione dei capezzoli e delle areole: come risparmiare?

Scegliere la clinica non è così semplice. Porre il massimo risparmio possibile come unico scopo, pur essendo la via più facile, non è quella più proficua. E’ probabile che a un costo eccezionalmente basso corrisponda un servizio mediocre, con tutto ciò che ne consegue in termini psicologici ed estetici.

Piuttosto, è bene puntare su dei centri e degli specialisti che costino il giusto, e che siano in grado di esprimere un ottimo livello di competenza. Come fare? In questo caso, è bene utilizzare risorse quali i preventivi, i consulti e i feedback.

Contattate più cliniche e chirurghi, chiedete vari preventivi, raccogliete più feedback possibili. Confrontate prezzi, esperienze e opinioni e infine optate per chi esprime il miglior rapporto qualità prezzo.

Un consiglio: diffidate dal turismo medico. E’ vero, da qualche parte nei Balcani o nell’Est Europa gli interventi costano meno, ma è davvero raro trovare un livello di qualità superiore a quello dei medici e delle cliniche italiani. Insomma, il gioco non vale la candela, soprattutto quando di mezzo c’è il proprio benessere psicologico.