Cosa é la couperose?

La couperose, ufficialmente “rosacea” è un disturbo dermatologico cronico che si manifesta con eritemi e lesioni infiammatorie a carattere acneiforme. Interessa di solito l’area centrale del volto ma può coinvolgere anche gli arti e il busto.

La couperose è molto diffusa. Colpisce, infatti, il 4% della popolazione. E’ anche una patologia dal forte impatto psicologico. Interessando principalmente il volto, può causare disagio e vergogna (ingiustificata).

Nello specifico, le manifestazioni superficiali consistono nell’arrossamento della cute, a carattere prevalentemente simmetrica. Nei casi più gravi, la couperose altera permanentemente la forma del naso, che assume una forma globulosa e irregolare. Questo fenomeno, in particolare, è chiamato “rinofima”.

Sempre nei casi più gravi, viene interessato anche l’occhio. In questo caso, può sopraggiungere congiuntivite e infiammazione della cornea. Si tratta di un caso di comorbilità molto serio, che può portare a una compromissione della capacità visiva.

Nei casi più lievi, invece, la couperose viene confusa con l’acne. Questo fraintendimento può causare conseguenze anche gravi, in quanto ritarda il ricorso alle cure mediche e posticipa (anche di anni) l’inizio della terapia.

A parte i casi di comorbilità appena presentati, la couperose è sostanzialmente innocua, classificandosi come una patologia dermatologica a carattere essenzialmente estetico.

N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime e, pertanto, sono da ritenersi puramente orientativi. Per conoscere i prezzi reali consigliamo di confrontare più preventivi.

Couperose: le cause

Sulle cause della couperose non vi è concordia all’interno della comunità scientifica. Una corrente fa risalire le cause a fattori esclusivamente genetici. Un’altra corrente lega l’insorgenza della couperose all’esposizione ai raggi ultravioletti, all’assimilazione di radicali liberi come superossido e idrossile.

Alcuni studi, inoltre, rilevano una marcata correlazione (forse non spuria) tra la couperose e l’infezione intestinale causata da Helicobacter Pylori.

Nonostante le opinioni contrastanti, sembra accertato il ruolo (per quanto non necessariamente esclusivo) della familiarità genetica. La presenza tra i parenti di primo e secondo grado della couperose aumenta la probabilità che essa si manifesti in un individuo apparentemente sano.

Un altro dato accertato consiste nella maggiore insorgenza della malattia tra la popolazione di fumatori, rispetto a quello di non fumatori. Lo stesso dicasi per l’abuso di alcol e per l’assunzione di stupefacenti. Non è stata invece notata alcuna correlazione con l’assunzione di caffè.

Couperose: trattamenti e rimedi

La couperose è nella stragrande maggioranza dei casi trattabile, sebbene le varie terapie portino - spesso - alla sola riduzione dei sintomi.

Esistono quattro tipologie di trattamenti, i quali non si escludono a vicenda ma, anzi, spesso vengono applicati due o tre alla volta.

• Trattamento comportamentale. Nei casi più lievi è sufficiente modificare lo stile di vita per rimuovere le tracce di couperose. In particolare, il paziente dovrebbe evitare l’esposizione al sole e smettere di fumare (se è un fumatore, ovviamente).

• Trattamento topico. Esso consiste nell’applicazione di creme a base di metronidazolo e acido azelaico. Lo scopo è ridurre le teleangectasie, ovvero le malformazioni non permanenti dei vasi sanguigni (in senso proliferativo), fenomeni che scatenano le manifestazioni cliniche della malattia.

• Trattamento sistemico. Esso consiste nell’assunzione di determinati farmaci. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di antibiotici appartenenti alla classi macrolide e tetraciclina.

• Trattamento chirurgico. In genere, questo trattamento viene condotto per mezzo del laser a luce pulsata. Lo scopo è “bruciare” i capillari in eccesso, responsabili appunto dell’arrossamento. superficiale dell’epidermide. Il trattamento è abbastanza indolore ma è anche provvisorio, in quanto non blocca la patologia ma solo la sua manifestazione clinica. Dunque, va ripetuto nel corso del tempo, a mano a mano che si formano nuovi capillari.

Contemporaneamente alla luce pulsata, si utilizza anche il laser ad anidride carbonica, il cui scopo però è bruciare il tessuto in eccesso causato dal rinofima.

Trattare la couperose: quando i risultati?

La tempestività dei risultati, ovviamente, dipende dalla gravità della malattia e dal trattamento applicato. In linea di massima, se la terapia è prettamente comportamentale, è necessario attendere un paio di mesi.

Se invece il trattamento è topico e farmacologico, sono sufficienti poche settimane per apprezzare i primi risultati.

Il trattamento chirurgico, infine, ha effetto quasi immediato. I primissimi risultati si registrano già nella prima seduta, per quanto ne siano necessarie almeno tre o quattro (a cadenza settimanale) per eliminare del tutto la manifestazione clinica.

Rimedi per la couperose: a cosa fare attenzione?

A prescindere dalla gravità della patologia e dal trattamento scelto, è sempre bene evitare l’esposizione al sole. Come minimo, infatti, i raggi ultravioletti peggiorano l’arrossamento. In linea di massima, il consiglio migliore che si possa dare è di non ritardare il ricorso alle cure mediche. Aspettare non produce altro che un peggioramento.

Occhio, infine, a non confondere le prime manifestazioni della couperose con l’acne. Il rischio c’è, dal momento che i due disturbi si sovrappongono spesso da un punto di vista meramente visivo.

Curare la couperose: quale il prezzo?

Il prezzo, ovviamente, dipende dal tipo di terapia e dall’approccio alla questione economica del singolo medico. Va detto che, trattamento chirurgico compreso, la terapia non costa molto.

• Visita specialistica dermatologica: da 50,00 € a 200,00 €.
• Trattamento topico e farmacologico per couperose (per confezione): da 5,00 € a 50,00 €.
• Laserterapia alla luce pulsata per couperose (a seduta): da 80,00 € a 160,00 €.
• Laserterapia all’anidride carbonica per couperose (a seduta): da 90,00 € a 180,00 €.

Curare la couperose: come scegliere il medico?

Importantissima è la scelta del medico. In base alla storia clinica del paziente, alle evidenze cliniche e alle analisi strumentali, si opterà per un trattamento piuttosto che per un altro. A decidere, però, è sempre e solo il medico, che quindi deve possedere le necessarie competenze.

L’ideale sarebbe scegliere un medico (e una clinica) poco costoso ma allo stesso tempo competente. Come fare? L’unico modo è contattare più professionisti ed esperire più consulti. Ovviamente, non dimenticatevi di chiedere il preventivo.

Solo un approccio comparativo (in termini di esperienze e di prezzo) può ottimizzare il processo di scelta.